di Tonio Tondo
28 ottobre 2018
«Se se pol mia, se fa sensa» (Se non si può si fa senza), è il modo di dire a Cremona, dove è nato e cresciuto Carlo Cottarelli, il commissario alla Revisione della spesa – con la maiuscola -, che a ottobre dell’anno scorso gettò la spugna di fronte alle resistenze della politica e della burocrazia. Quel modo di dire, nato nel sobrio mondo contadino e borghese del profondo Nord, è stato il principio ispiratore del tentativo del direttore del Fondo monetario, in gran parte ancora impaludato, di ridurre l’enorme spesa pubblica, 818 miliardi compresi gli interessi.